L’idea di un marchio che caratterizzi i prodotti dell’impresa agricola contadina, valorizzerebbe sicuramente il lavoro e la produzione a km 0. Questa è la proposta che intendo fare a Regione Lombardia per l’istituzione di un marchio di filiera «chilometro zero», o di produzione contadina che garantisca la qualità ambientale superiore del prodotto alimentare, connessa al ridotto apporto di emissioni inquinanti derivanti dal trasporto in tutti gli stadi della filiera e garantisca la provenienza del prodotto direttamente dall’azienda agricola. Questo marchio di conformità volontario può essere inserito nel Testo Unico sull’agricoltura nell’articolo dedicato alla filiera corta. Dal censimento del 2010 risultavano ben 12.000 aziende agricole lombarde che attuavano una forma di commercializzazione dei propri prodotti, numeri sicuramente cresciuti. E non si capisce il perché da ben 5 anni la proposta di istituzione del marchio di denominazione contadina prenda polvere nei cassetti della Commissione Europea e non si traduca in una direttiva, così come avvenuto per i prodotti tipici di montagna. È una situazione inaccettabile sulla quale la Regione e il Governo hanno l’obbligo di intervenire per tutelare la straordinaria peculiarità del nostro sistema agricolo, frutto di tradizioni che si perdono nella notte dei tempi. Il cibo a km 0 acquistato presso le aziende agricole vicine a noi è più fresco a la sua rotazione ci insegna a riscoprire la stagionalità dei prodotti del nostro territorio. Il contadino può vendere i prodotti tradizionali della sua fattoria, tipici del territorio in cui vive e lavora; mentre il consumatore cha fa la spesa a km 0, dal canto suo, sa di comperare merce freschissima, che non ha subito rincari o alterazioni dovute al trasporto. Quindi possiamo dire che l’agricoltura a km 0 e la spesa a kilometro zero sono una filosofia di consumo ecosostenibile; le aziende agricole aprono le porte delle loro fattorie ai consumatori dando la possibilità di poter acquistare prodotti genuini e di prima scelta senza dover passare per forza attraverso intermediari.
-
Articoli recenti
- A che punto è la riforma del Terzo Settore
- Poca trasparenza sugli appalti in Regione: anche Lombardia Verde citata
- Lombardia in ritardo nella distribuzione dei fondi agli agricoltori, sono più avanti Sicilia e Calabria
- Il 2018 anno del cibo italiano
- Servizio civile: 1830 giovani nell’agricoltura sociale
Tag
agricoltura agricoltura lombarda assessore fava assessore mantovani avvocato carra avvocato marco carra bandi lombardia bandi Regione lombardia bando Regione Lombardia consigliere carra contenimento nutrie disabili disabilità disservizi sui treni dote scuola expo Expo 2015 garanzia giovani Gianni fava linea mantova-milano lotta alle nutrie marco carra maroni nutria specie nociva opg orti didattici orti sociali pendolari politiche sociali regione lombardia riforma sanità riforma sanità lombarda robero maroni Roberto maroni sanità sanità lombardia scandali sanità Servizio civile stop al consumo di suolo terzo settore ticket treni treni regionali trenord volontariatoArchivi
- febbraio 2018
- gennaio 2018
- novembre 2017
- ottobre 2017
- settembre 2017
- luglio 2017
- giugno 2017
- maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- maggio 2016
- aprile 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- gennaio 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- settembre 2015
- luglio 2015
- giugno 2015
- maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- gennaio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- maggio 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- maggio 2013
- dicembre 2012