Stamattina i lavoratori della Bames-Sem di Vimercate hanno manifestato davanti a Regione Lombardia.
L’obiettivo era il richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla situazione di quello che fu uno dei siti produttivi più importanti del milanese e che da qualche anno vive una progressiva desertificazione. L’ultimo colpo l’ha inferto IBM con la decisione di abbandonare la sede storica vimercatese e trasferire i suoi 890 lavoratori a Segrate.
Viene così meno uno dei “motori” dell’area.
Nel frattempo i lavoratori del gruppo Bartolini, da anni in cassa integrazione, da mesi non ricevono il sussidio dell’Inps per inspiegabili ritardi da parte dell’Ente di previdenza.
Centinaia di famiglie stanno vivendo con le 500 euro mensili assicurate dall’anticipazione strappata all’azienda con gli accordi sindacali.
La prima urgenza è quella di far erogare quanto dovuto. Poi però occorre riprendere in mano con decisione il piano per la reindustrializzazione del sito: non siamo in presenza di produzioni “decotte” ma di lavoratori ad alta professionalità in grado di contribuire con competenza allo sviluppo di progetti decisivi per la competitività della nostra regione, ad esempio la banda larga.
Servono imprenditori seri ed istituzioni attente. Il Comune di Vimercate è stato fin qui il solo a non far mancare presenza e disponibilità. Finalmente, sia pure con ritardo, è stato convocato un tavolo istituzionale allargato a Regione e Provincia per il prossimo 25 luglio.
Il vice-presidente Gibelli era stato in visita all’azienda durante la scorsa campagna elettorale: è venuto il momento di dar corso a quanto allora promesso.